Il libro. Niente parrebbe più scontato del rapporto tra donne e cibo: coltivare, raccogliere, cucinare, nutrire fanno parte da millenni di quei compiti di cura che consentono la riproduzione, materiale e simbolica, della specie umana. Eppure negli ultimi tempi sotto i riflettori troviamo in maggioranza gli chef: “stellati” di fama, regnano nelle cucine dei sempre più numerosi programmi e nei contest culinari della Tv generalista o dei canali dedicati. E invece c’è tutto un universo femminile ancora poco esplorato da far emergere: quello dell’immaginazione, che si traduce in scritture – letterarie, artistiche, televisive – che raccontano e indagano la “vocazione” delle donne per l’arte culinaria e l’importanza che il nutrire ha anche sul piano relazionale. Ma anche le ossessioni e le paranoie che il rapporto col cibo, nei suoi polivalenti significati, può veicolare.
Attraverso un’ampia ricognizione di testi letterari, le autrici di questi saggi esplorano con penna lieve il forte legame che unisce cibo e parola, pensieri ed emozioni, mettendo in evidenza come fra quotidianità e aspirazioni, salvaguardia delle tradizioni e cambiamento, salute e malattie, il discorso che coniuga cibo e donne risulti davvero centrale per comprendere un presente in continua trasformazione. Ai saggi di studiose provenienti da discipline diverse, si affiancano tre racconti originali di donne straniere che scrivono in italiano e che negli anni sono risultate vincitrici al Concorso Letterario “Lingua Madre”: perché non c’è dubbio che il fenomeno migratorio ha avuto e avrà un forte impatto anche nel nostro rapporto con il cibo.
L’incontro. La storia, la sociologia, l’etnologia hanno sinora giocato un ruolo chiave nel descrivere il rapporto tra le donne e il cibo, trascurando, o mettendo in secondo piano, l’immaginario artistico e letterario. L’incontro trae spunto dal volume Generi alimentari. Cibo, donne e nuovi immaginari , frutto del lavoro del Gruppo di studio del Concorso letterario nazionale Lingua Madre, composto da docenti italiane e straniere per approfondire i temi legati alla migrazione femminile. Ecco quindi la novità di un approccio che evidenzia nuovi percorsi e rappresentazioni, disegnando una mappa significativa delle trasformazioni della soggettività e del pensiero delle donne nella nostra contemporaneità. Dall’ambiente domestico all’ecologia, nelle scritture delle donne il cibo assume, infatti, una valenza che è segnale di qualcosa di nuovo. Nel corso dell’incontro le relatrici proporranno “as-saggi” tematici: dalla letteratura all’arte, alle serie televisive, ai racconti di donne migranti che scrivono in italiano del Concorso Lingua Madre.
Per ripensare e ragionare su questioni che mettono in contatto il passato recente e il tempo sospeso nel quale tutti e tutte siamo calate.
Giovedì 17 giugno 2021 – ore 18.00
Generi alimentari. Cibo, donne e nuovi immaginari
Iacolbelli Editore
a cura di Daniela Finocchi e Luisa Ricaldone, Concorso letterario nazionale Lingua Madre
Intervengono: Adriana Chemello, scrittrice e saggista, Società Italiana delle Letterate già Università degli Studi di Padova e parte del Gruppo di studio CLM; Cristina Giudice, docente di Storia dell’arte all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Società Italiana delle Letterate e parte del Gruppo di studio CLM; Claudiléia Lemes Dias, scrittrice, blogger, mediatrice culturale, vincitrice Primo Premio III edizione Concorso letterario nazionale Lingua Madre (2009)
Moderano: Daniela Finocchi, giornalista, saggista, ideatrice e responsabile del Concorso letterario nazionale Lingua Madre; Luisa Ricaldone, già docente all’Università degli Studi di Torino, componente della Società Italiana delle Letterate e della Giuria del CLM