Tralerighe libri, casa editrice indipendente nata nel 2013 con il proposito di riannodare e intrecciare i fili tra presente e passato, propone a Feminism il ricco saggio con il quale Simonetta Simonetti tratteggia una vicenda operaia e sociale del territorio lucchese: la storia delle sigaraie, donne che lavorano nella Manifattura di Tabacchi, la cui esperta manodopera è tanto preziosa da far sì che l’azienda decida di creare al suo interno l’incunabolo, spazio in cui far crescere i loro figli e figlie per sostenerle e non “perderle”.
Lungo un arco di tempo che dalla fine dell’Ottocento si snoda sino al Secondo Dopoguerra, l’autrice indaga su di un’esperienza singolare inserendola nel contesto più ampio della storia che le fa da sfondo: i grandi scioperi di inizio Novecento, la Prima guerra mondiale, il ventennio fascista, la Seconda guerra mondiale e la resistenza delle maestranze al saccheggio tedesco nel 1944, l’arrivo, dopo il 1947, delle “polesi”, donne costrette a lasciare Pola al momento della cessione delle terre istriane, dalmate e giuliane. “Un saggio, come afferma Simonetta Simonetti, sulla specifica esperienza operaia lucchese con uno sguardo ampio, tale da renderla emblematica per altre realtà del periodo e capace di rappresentare il fenomeno di passaggio delle donne da una condizione di vita e di lavoro rurale non retribuito a quella di operaie salariate”. Un fatto che segna la svolta emancipazionista delle protagoniste riversandosi, modificandola, sulla vita e sociale e familiare, e che viene descritta in tutta la sua portata senza per questo nascondere le conseguenze “negative dell’urbanizzazione, delle pesanti condizioni di lavoro, del doppio lavoro, dei conflitti all’interno delle relazioni familiari e delle contraddizioni politico-sociali”.
L’esordio della narrazione, che si apre con il racconto biografico di una ragazza di campagna assunta alla Manifattura, è espediente voluto che “permetta a chi legge di entrare da subito nella vita di un’operaia, esempio e simbolo delle molte altre storie di donne” che lasciano la vita contadina “con la ferma volontà di guadagnarsi, a caro prezzo, una sia pur piccola libertà, affrontando con coraggio sacrifici e vessazioni imposti dalla dura disciplina di fabbrica”. Sono donne che fanno propria l’arma dello sciopero, donne le cui mani esperte arrotolano in continuazione foglie di tabacco in spazi insalubri, per salari insufficienti, costrette a cottimi esosi, donne che si oppongono e resistono, consapevoli di essere indispensabili alla grande fabbrica di tabacco. Le loro storie, cui danno voce anche testimonianze dirette, raccontano tutto questo e molto altro ancora, come di quello stare sedute fianco a fianco, che nel tempo fa maturare in loro condivisione ed appartenenza.
Accompagnato da una ricca di una documentazione bibliografica, il saggio offre inoltre una esauriente carrellata sulla legislazione a tutela del lavoro femminile con ampia descrizione della legge Carcano.
Giovedì 29 Aprile ore 18
TRALERIGHE
Simonetta Simonetti, Storia del lavoro femminile. La manifattura tabacchi di Lucca. Una fabbrica di pubblica utilità
Intervengono in presentazione Simonetta Simonetti e Andrea Giannasi
Articolo di Maria Palazzesi
