Feminism 6: rammendare il mondo, ricucire le vite
Arrivata alla sua sesta edizione, Feminism si rafforza e si rinnova.
Non cambia la collocazione, perché la Fiera dell’editoria delle donne, che si avvale anche della collaborazione del Centro Giovani del I municipio e della libreria Zalib, si terrà come di consueto nella Casa internazionale delle donne nei giorni 3,4,5,6 marzo: quello che cambia è il concept, che si è deciso di riformulare per affrontare in maniera più diretta e efficace i profondi mutamenti geopolitici, sociali e culturali in corso. Non più presentazioni di singoli volumi, come nelle precedenti edizioni, bensì costruzioni d’insieme, percorsi tematici ispirati dal pensiero e dalla scrittura delle donne che, disponendosi nell’arco delle quattro giornate della Fiera, valgono a garantire una messa a fuoco specifica e approfondita della nostra contemporaneità, all’insegna di un’espressione che funge da filo conduttore: “rammendare il mondo, ricucire le vite”. Un’espressione che è anche, e soprattutto, precisa proposta di azione politica e che risuona con particolare urgenza all’interno di un paesaggio mondiale lacerato dalla crisi pandemica, dalle molteplici distruzioni provocate dalle guerre in Ucraina e altrove, dalle ripetute aggressioni all’ambiente. Certamente non si può dimenticare che la libertà delle donne subisce un violentissimo attacco in molti paesi, dall’Iran all’Afghanistan, dagli Stati Uniti alla Turchia: e infatti, madrine di questa edizione saranno idealmente tutte le donne iraniane che lottano da mesi al grido di “donne, vita, libertà”.
Quattro i filoni tematici prescelti, che saranno territorio di confronto e di elaborazione: Corpi, soggettività e diritti; Migrazioni, frontiere e habitat; Pace e convivenza: l’arte del rammendo; I corpi in classe: insegnare comunità.
In un periodo così tempestoso, ci è piaciuto concludere la nostra Fiera con un’apertura al futuro ricordando, sulle tracce di Maria Zambrano, che le radici devono aver fiducia nei fiori.
Maria Vittoria Vittori