La Rivoluzione francese definisce la moderna cittadinanza, ma ne esclude categoricamente le donne. Nel 1848 viene introdotto il suffragio universale per i soli uomini, mentre le donne dovranno attendere la fine del secondo conflitto mondiale.
Quali sono le ragioni di un divario tanto lungo e profondo?
Per rispondere a questo interrogativo, Vinzia Fiorino, docente di Storia Contemporanea all’Università di Pisa, socia della SIS, accosta le riflessioni dei movimenti femministi alle teorie di filosofi, politici e scienziati che hanno immaginato i diritti politici come squisitamente maschili, soffermandosi su alcuni momenti cruciali e su alcune fra le protagoniste più originali del lungo Ottocento.
Il volume si sviluppa attorno ad alcuni nuclei tematici: il governo della famiglia e quello della città, i rapporti tra diritti civili e diritti politici, il concetto di nature féminine, gli interventi biopolitici di impronta pronatalista.
Venerdì 4 Giugno ore 18.00
VIELLA
Vinzia Fiorino, Il genere della cittadinanza
Con l’autrice partecipano Catia Papa (docente di Storia Contemporanea Università degli studi della Tuscia) e Giorgia Serughetti (docente di Filosofia Politica Università Bicocca di Milano)