Napoli, ottobre 1606. Il giovane Giovanni Orefice, erede di una ricca famiglia, ha un unico sogno nella vita: diventare pittore. Alla disperata ricerca di un’occasione per affermarsi, riesce a strappare al celebre Battistello Caracciolo la promessa dell’ingresso nella sua bottega, a patto di rintracciare per suo conto Caravaggio, appena giunto in città in compagnia dei suoi pennelli e dell’inseparabile spada. In un viaggio esistenziale tra osterie, conventi e il misterioso quartiere dei morti, il coraggioso seppure ingenuo Giovanni si imbatterà in una intraprendente aspirante “medichessa”, il cui influsso seducente e misterioso lo farà dubitare della propria stabilità emotiva.
Nel cuore del Viceregno spagnolo, memorie di sommosse e rivolte fanno da sfondo a una storia d’amore e d’arte, dove ognuno si muove alla ricerca di qualcosa e si meraviglia di trovare tutt’altro. Comprimari, alcuni degli straordinari personaggi che dal secolo del Barocco fino ai nostri giorni hanno fatto la storia del Rione Sanità, e le cui vite si sono in un modo o nell’altro incrociate con quelle del genio che ha rivoluzionato la storia della pittura: il maestro lombardo Michelangelo Merisi.
Agnese Palumbo, esperta guida della città e autrice di 101 cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita e 101 donne che hanno fatto grande Napoli, firma il racconto Di sangue e di altre cure per la collana «Svincoli» di Edizioni San Gennaro, la casa editrice voluta da padre Antonio Loffredo nell’ambito delle attività sociali promosse nel rione dove nacque Totò, il Rione Sanità.
Venerdì 21 Maggio ore 18
EDIZIONI SAN GENNARO
Agnese Palumbo, Di sangue e di altre cure. Il mistero di Caravaggio nel Rione Sanità
Con l’autrice interviene Margherita Macrì