PREMIO STREGA 2021: TRA I 12 LIBRI SEMIFINALISTI SETTE QUELLI FIRMATI DA AUTRICI.
ECCO CHI SONO:
Edith Bruck
Maria Grazia Calandrone
Giulia Caminito
Teresa Ciabatti
Donatella Di Pietrantonio
Lisa Ginzburg
Alice Urciuolo
Lo “Strega”, considerato il più prestigioso Premio letterario d’Italia e come tale riconosciuto
in Europa e nel mondo, in questa edizione resa ancor più speciale per essere quella
dell’anno della pandemia, ci consegna nomi previsti e nomi inattesi, e soprattutto una
maggioranza di firme di autrici: sette sulle dodici nominazioni della semifinale.
Non possiamo che esserne felici.
La selezione della dozzina della LXXV edizione del Premio Strega 2021, annunciata nei giorni
scorsi, è stata operata tra ben 62 candidature: un numero davvero elevato che rappresenta
esso stesso un primato nella storia della manifestazione. E rilevante è la presenza dei titoli
proposti da piccoli e medi editori indipendente.
Di questa importante presenza non possiamo che essere felici.
Melania G. Mazzucco, Presidente del Comitato direttivo del Premio, nella dichiarazione che
ha rilasciato presentando la selezione, scrive: «Fra i sessantadue titoli proposti abbiamo
notato il ricorrere della distopia e dell’autobiografia, e una generale diffidenza nel romanzo
di intreccio e di genere. Le autrici e gli autori prescelti rappresentano più generazioni, con
un’escursione anagrafica agli estremi di ben sessantatré anni. Nella maggioranza però sono
nati negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. I titoli selezionati nel 2021 raccontano per la
maggior parte storie legate al vissuto personale dell’autrice o dell’autore, al suo mondo
privato e prossimo (amici, parenti, conoscenti), e alla geografia locale, provinciale, talvolta
rionale. In qualche caso questo vissuto incrocia la grande storia, più spesso si tratta invece
di microstorie intime. Sono storie di famiglie, dominano le figure delle madri – spesso
anaffettive, furiosamente antagoniste – e delle sorelle, mentre i padri sono quasi assenti,
sgraditi, superflui o silenziati. Sono storie di bambine senza infanzia, adolescenti solitarie o
emarginate. Il sentimento dell’esclusione sociale e del rancore incendia alcuni di questi libri.
Sono storie di testimonianza, di vita vissuta o prossima. Sono storie domestiche, nelle quali
la casa – abitata, posseduta, perduta, occupata, infestata di oggetti – diventa personaggio.
Nell’anno del confinamento nelle mura domestiche o nelle mura metaforiche dei nostri
confini nazionali, è certo una coincidenza non casuale».
I dodici titoli selezionati passeranno adesso al vaglio di una Giuria composta da 660 lettori
votanti. Ne fanno parte, oltre agli Amici della domenica, che li hanno scelti, studiosi ed
esperti nominati dagli Istituti italiani di cultura all’estero e lettori forti indicati da librerie
indipendenti di tutt’Italia, voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra
i quali i circoli istituiti dalle Biblioteche di Roma. Tranne il romanzo di Giulio Mozzi,
considerato adatto ad un solo pubblico adulto, i libri semifinalisti concorrono anche al
Premio Strega Giovani.
Prossimo appuntamento il 10 giugno per l’annuncio della cinquina.
E l’8 luglio la proclamazione del vincitore. O della vincitrice.
Questa la dozzina 2021 di autrici e d autori, e loro titoli:
Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli)
Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo)
Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita (Ponte alle Grazie)
Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani)
Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza (Mondadori)
Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi)
Lisa Ginzburg, Cara pace (Ponte alle Grazie)
Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio)
Daniele Petruccioli, La casa delle madri (TerraRossa)
Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza)
Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd)
Roberto Venturini, L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM)